Pubblicato da Redazione
il 11/05/2023
Qualche giorno fa, una delle food influencer più seguite in Italia, Benedetta Rossi, si è lasciata andare ad uno sfogo commosso dopo che alcuni follower le hanno rivolto pesanti critiche per l'utilizzo di prodotti "scadenti" e semplici nelle sue ricette.
La donna ha risposto che per tantissime persone, cucinare con prodotti di prima scelta non è sempre facile, e per motivi di risparmio e per motivi di tempo. “C’è qualcuno che quando va a fare la spesa deve controllare quanto gli resta nel portafogli e deve far quadrare i conti della famiglia”, ha detto Benedetta Rossi nel lungo video pubblicato sulla sua pagina “Fatto in casa da benedetta” che conta 5 milioni di follower.
Come succede spesso sui social quando esplode un video virale, si creano subito le tifoserie. Anche in questo caso, nonostante le critiche, non mancano i sostenitori di Rossi, che sostengono che con questo video, l'influencer abbia sollevato un problema cruciale, di cui nessuno parla: quanto sia difficile oggi fare la spesa e quanto rischia di esserlo ancora di più nei prossimi mesi. Tra questi ci siamo noi!
Terra!, in questi anni, ha denunciato le principali distorsioni lungo la catena agroalimentare, il ruolo della Grande Distribuzione Organizzata e l'impatto sugli agricoltori e sull'ultimo anello della filiere, le donne e gli uomini che lavorano nei campi. Abbiamo raccontato le criticità che si nascondono dietro ad un prezzo basso, da quelle sociali a quelle ambientali, segnalando il ruolo di vittima e carnefice dei sistemi alimentari, che subiscono gli effetti del cambiamento climatico a cui però, nello stesso tempo, contribuiscono.
Eppure non si può ignorare che ciò che dice Benedetta è vero per tantissime persone, soprattutto con l'inflazione galoppante degli ultimi mesi. Il prezzo della spesa alimentare è incrementato del 7,7% rispetto allo scorso anno e questo ha spinto molte persone a riempire i carrelli di beni di primissima necessità e a fare la spesa nei discount. A marzo, l'Istat ha registrato che i prezzi dei beni alimentari sono aumentati di circa il 13% rispetto al marzo 2022. A questo si aggiunge che l'Italia è l'unico paese in cui dal 1990 i salari sono diminuiti.
La questione che pone Benedetta dovrebbe interrogare tutta la classe politica, dal governo Meloni alle opposizioni, perché il rischio è quello di acuire la guerra tra poveri ma anche ampliare la forbice esistente tra chi vorrebbe e riesce a fare scelte etiche e chi non riesce a fare una spesa consapevole, "semplicemente" perché non ha scelta, ha un basso potere d'acquisto.
Ecco perché occorre rafforzare i sussidi, aumentare gli stipendi, introdurre un salario minimo. Queste sono tutte azioni che contribuiscono a rendere sostenibili i sistemi alimentari. Ecco perché serve rivendicare e difendere questi strumenti a gran voce non sono solo misure sociali ma anche ambientali!
Ecco perché con la campagna "Ci vuole un reddito", il 27 maggio a Roma siamo scesi in piazza contro le politiche di questo governo, che rischiano di esasperare una situazione sociale incandescente!