Oltre gli allevamenti intensivi: la proposta di legge e la mozione per gli enti locali

Pubblicato da Redazione

il 25/10/2024

Nel mese di febbraio, insieme a Greepeace, WWF Italia, Isde Medici per l’ambiente e Lipu, abbiamo presentato la proposta di legge "Oltre gli allevamenti intensivi - Per una transizione ecologica della zootecnia". Un testo che prova ad affrontare e a gestire il pesante impatto ambientale e sociale degli allevamenti intensivi in Italia. Un sistema che divora risorse, destinando il 70 per cento dei terreni agricoli europei alla coltivazione di mangimi per gli animali; un sistema altamente inquinante, fonte di emissione di ammoniaca e metano nell’aria; un sistema che avvantaggia soprattutto le grandi aziende, costringendo i piccoli allevatori alla fame e a chiudere le loro attività.

Gli obiettivi della nostra proposta sono:

La proposta di legge è stata pubblicata sul sito della Camera dei deputati il 23 luglio scorso, con le firme di 21 parlamentari di diversa provenienza politica.

Per vedere la vera attuazione della nostra proposta di legge, abbiamo bisogno dell'alleanza dei consigli comunali e delle istituzioni locali. Ecco perché, il 24 ottobre, a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, abbiamo presentato una mozione, che rafforza la nostra battaglia, estendendola anche ai piccoli comuni, spesso in prima linea contro le grandi industrie. 

"Apriamo un confronto con la politica per capire come ripensare la zootecnia. Ne abbiamo bisogno tutti, perché quando si parla di questo comparto, c'è sempre una difesa dello status quo - dichiara Fabio Ciconte, direttore dell'Associazione Terra!- Questa proposta di legge è importante perché porta un punto di vista nuovo. Tutti noi in questi anni abbiamo denunciato lo scempio degli allevamenti intensivi e poi abbiamo chiesto ai consumatori di consumare meno carne. Il risultato che abbiamo ottenuto è che oggi sono aumentati i vegetariani, è vero, ma è aumentata anche la produzione di carne. L'azione individuale quindi è necessaria ma non sufficiente. Ecco perché ora serve la politica"


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