In Colombia è iniziata la 16esima Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità

Pubblicato da Redazione

il 21/10/2024

Da 21 ottobre al 1° novembre, a Cali, in Colombia, si svolge la sedicesima Conferenza delle Nazioni Unite (COP) sulla biodiversità. A cadenza biennale, le COP sulla biodiversità si occupano di preservare tutte le specie viventi del pianeta, invertendo la perdita di biodiversità. 

La COP che sta andando in scena è particolarmente importante, perché bisognerà decidere come dare attuazione a quanto stabilito nella COP precedente, con l'accordo di Kunming-Montreal del 2022, che impegnava i paesi a stanziare 20 miliardi di dollari entro il 2025, destinati a diventare 30 miliardi entro il 2030, garantendo l’accesso diretto ai finanziamenti a popoli indigeni e comunità locali. E che aveva stabilito che bisognasse rendere protette il 30 per cento delle aree terrestri e marine sempre entro il 2030. Solo due dei 23 punti stabiliti in quella COP. Tra gli altri, va sottolineata la riduzione dei finanziamenti statali per le attività economiche altamente inquinanti e l'obbligo per le aziende di "fare rapporto" agli stati sulla loro "impronta carbonica".

Alla COP sulla biodiversità partecipano 196 stati e tutti sono tenuti, quest'anno, a presentare dei Piani operativi, che consentano di raggiungere gli obiettivi fissati nel 2022. 

Tra gli altri obiettivi prefissati, c'è anche il progetto di creare un sistema che regolamenti l’uso delle informazioni genetiche di piante, animali e microrganismi, ospitati dai diversi Paesi, e che sempre più spesso vengono sfruttate nella ricerca farmaceutica per fare profitti milionari.

Ma che cos'è la biodiversità?

Come spiegano i nostri amici Pietro Santamaria e Adriano Didonna, docente di Orticoltura e dottorando all'Università di Bari, in questo articolo della rivista International Journal of Vegetable Science, prima del 1986 il termine biodiversità non esisteva e solo nel 2022 la biodiversità (con l’ambiente) è entrata nella Costituzione italiana (nei 12 principi fondamentali). Su 196 stati, solo in 21 è presente il termine “biodiversità” (solo la Finlandia e l’Italia tra i Paesi dell’UE).

Con "biodiversità" si intende la diversità biologica, ossia la coesistenza di diverse forme di variabilità che riguardano gli ambienti naturali. La biodiversità di cui ci occupiamo con Terra! è l'agrobiodiversità, la biodiversità relativa alle specie vegetali. 

Con il nostro Fabio Ciconte, abbiamo denunciato la perdita di biodiversità, causata dall'attuale modello agroindustriale e l'urgenza di invertire questa tendenza. Nel suo libro "Chi possiede i frutti della Terra" (Ed. Laterza, 2022), Fabio mette in luce i rischi per la biodiversità del Pianeta, attraverso un viaggio che lo conduce dalle isole Svalbard, dove si trova il Global Seed Vault (La Banca mondiale dei semi) a Bari, dove si trova una delle Banche del Germoplasma più antiche del mondo. Visitando questi scrigni di biodiversità, dove cioè sono conservati semi antichi dal valore inestimabile, Ciconte lancia un'allarme: nel corso dell’ultimo secolo si è perso il 75% delle piante e dei frutti commestibili a favore di varietà esteticamente perfette.

Una denuncia, che Fabio porta anche a teatro, con il monologo "Che fine ha fatto Rosmarina? - Sulle tracce della biodiversità", in cui spiega cos'è diventata l'agricoltura di oggi: interessi milionari nelle mani di multinazionali, che stabiliscono cosa e quando dobbiamo mangiare.


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