Pubblicato da Redazione
il 16/11/2018
Si è concluso con gli applausi di una platea danzante il primo concerto dell'Orchestra dei braccianti.
Andato in scena lo scorso 9 novembre scorso sul palco del Teatro Mercadante di Cerignola (patria di Giuseppe Di Vittorio e luogo storicamente legato alle lotte bracciantili), l'evento è stato il modo migliore per lanciare questo nuovo progetto, che parla di integrazione e di lotta al caporalato con un linguaggio nuovo: quello della musica.
L'Orchestra dei braccianti, una formazione composta da 18 musicisti provenienti da 9 paesi diversi, è stata realizzata nell'ambito del progetto "Voci Migranti", finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, e ha il sostegno del Fondo di Beneficienza di Intesa Sanpaolo. Il concerto di lancio è stato sostenuto dalla Flai CGIL e patrocinato dal Comune di Cerignola, dall'Assessorato alle Politiche sociali e del Lavoro e dallo Sportello Immigrazione "Stefano Fumarulo".
Per la prima volta abbiamo visto insieme sul palco un mix di musicisti professionisti e giovani talenti, alcuni provenienti dai ghetti del foggiano e con una storia difficile alle spalle. Tutti hanno un legame con il lavoro agricolo e alcuni sono già impegnati in percorsi di integrazione attraverso la musica.
Le armonie messe in scena spaziavano dal folk al blues, dal pop alla musica africana e indiana, in una babele di lingue e dialetti a dimostrare la forza espressiva delle diversità.
La risposta del pubblico è stata calorosa ed entusiasta, ma è soltanto l'inizio. Vogliamo far viaggiare per l'Italia questa Orchestra dei braccianti, per raccontare in tante città le condizioni di chi vive in agricoltura, di chi soffre lo sfruttamento e non ha diritti, ma anche di chi cerca un riscatto grazie alla musica.