Pubblicato da Redazione
il 16/02/2023
Altro che ritorno dei giovani alla terra, il ricambio generazionale nel settore agricolo non solo è fermo al palo, ma addirittura negativo.
"Generazione frustrata. Se l'agricoltura italiana perde il treno del ricambio generazionale" è il nuovo report di Terra!, presentato a Roma il 15 febbraio, nell'ambito del seminario "Il ricambio generazionale in agricoltura: sfide, ostacoli, opportunità" organizzato insieme al CREA. La ricerca restituisce una fotografia impietosa del nostro paese, che, seppur votato ad un’agricoltura di piccola scala, non riesce a fare largo ai giovani. Ma quali sono i motivi?
Per Terra!, gli ostacoli che impediscono ai giovani agricoltori di essere protagonisti di un “turnover agricolo” sono tanti: dai costi dei terreni, ai primi posti in Europa sia per la vendita che per l’affitto, alla burocrazia, una barriera insormontabile per i giovani che non hanno grandi capitali e che provengono da una formazione diversa da
quella agricola.
“Dobbiamo porci il problema del mancato ricambio generazionale in agricoltura perché abbiamo bisogno di trasformare i sistemi alimentari e possiamo farlo perché con i giovani c’è più agricoltura biologica, più differenziazione aziendale e più presenza femminile- ha dichiarato Fabio Ciconte, direttore di Terra!- Dobbiamo anche fare in modo che l’agricoltura diventi un settore redditizio, perché troppo raramente il produttore riceve la giusta remunerazione per il suo lavoro e questo è il peggior deterrente per l'accesso dei giovani alle terre".