L'iniziativa che abbiamo avviato qualche mese fa per chiedere al Comune di Roma di dotarsi di una food policy, di una strategia del cibo per la città, ha fatto un passo importante.
Oggi si è riunita la Commissione Ambiente per ascoltare le ragioni del Comitato promotore di questo percorso, composto da accademici, ricercatori, agricoltori e organizzazioni della società civile.
Nell'ambito di questo gruppo abbiamo sostenuto che il Comune agricolo più grande d'Italia debba darsi una politica del cibo che punti a tre elementi: diritti, ecologia e partecipazione democratica. Ora speriamo si avvii rapidamente l'iter di una delibera del Consiglio comunale che dovrà dare vita alla food policy.
Non c’è più tempo da perdere: già oggi la metà della popolazione mondiale vive nei grandi centri urbani e nel 2050 questo numero salirà a due terzi. Gli enti locali devono attrezzarsi al più presto per affrontare l'afflusso di nuove bocche da sfamare e devono farlo con una politica del cibo sostenibile, che metta in connessione la città con le sue campagne e i suoi agricoltori.
Molte metropoli del mondo hanno già avviato delle strategie alimentari per affrontare il tema, eppure a Roma, capitale del nostro paese e Comune agricolo più grande d'Italia, le politiche del cibo sono rimaste finora frammentate e settoriali. Tuttavia, c'è molto margine per migliorare il quadro normativo e la vita di chi produce e consuma sul territorio: con questo lavoro puntiamo a un obiettivo importante e necessario.