Pubblicato da Redazione
il 10/01/2024
Nella cornice dell'Aula Giulio Cesare in Campidoglio, il nostro direttore Fabio Ciconte oggi è stato eletto primo presidente del Consiglio del Cibo della città di Roma.
Una votazione giunta a coronamento di un percorso iniziato molti anni fa, nel 2019, quando insieme a Terra! e ad altre decine di realtà della società civile, del mondo della produzione e distribuzione alimentare, Fabio ha guidato la nascita del "Comitato promotore per una food policy a Roma". Un Comitato che in tutti questi anni ha avuto la forza di condurre un percorso non facile, facendo pressione sulle istituzioni affinché ponessero la giusta attenzione al tema del cibo e delle strategie del cibo nella capitale. Oggi Fabio è alla guida dell'organo che collaborerà alla redazione di un Piano del cibo di Roma insieme all'amministrazione e a un ufficio tecnico, puntando a trasformare il sistema alimentare locale e a renderlo sostenibile e giusto.
Il Consiglio del cibo, insediatosi formalmente il 27 ottobre scorso nel corso nella III Conferenza Agricola della città di Roma, è l'organo istituzionale permanente che raggruppa oltre 150 realtà della società civile, del mondo della produzione, distribuzione, ristorazione e della ricerca e che ha il compito di redigere il Piano del cibo insieme all'amministrazione.
Le parole del neoeletto presidente:
“Il voto di oggi rappresenta un momento importante perché consolida il lavoro collettivo che abbiamo fatto in tutti questi anni, un lavoro iniziato dal basso e che ci ha portato a formalizzare, non senza fatiche, il Consiglio del cibo, ovvero la consulta cittadina che dovrà dare gambe alla Food policy- dichiara Fabio Ciconte, neoeletto presidente del Consiglio del cibo- Quando, nel 2019 abbiamo iniziato questo percorso, con Terra! e Lands abbiamo pubblicato una prima analisi del sistema alimentare romano, che aveva l’obiettivo di evidenziarne criticità e prospettive.
Contestualmente abbiamo lavorato tutti insieme alla nascita del “Comitato promotore per una food policy a Roma”, un’ampia rete di organizzazioni e singoli individui provenienti dal mondo della ricerca, della produzione e della società civile, che abbiamo contribuito ad animare per spingere le istituzioni a lavorare organicamente sul tema.
Un percorso vero, partecipato, solido, che ha saputo tenere insieme punti di vista molto diversi tra loro e che ci ha portato sin qui.
E lo dico perché non era affatto scontato -prosegue Ciconte- Penso al duro lavoro che abbiamo fatto per arrivare all’approvazione della delibera 38/2021 in Assemblea Capitolina. Eravamo nell’epoca della giunta Raggi e siamo riusciti a far approvare una delibera all’unanimità, proprio a testimonianza della solidità di quel percorso. E poi, con la nuova amministrazione, siamo arrivati alla approvazione del regolamento e, quindi, del Consiglio del Cibo.
Ringrazio le tante realtà che in queste settimane hanno riposto in me la loro fiducia e assessori e consiglieri presenti per aver creduto in questo percorso. Oggi entriamo in una fase nuova - conclude Fabio Ciconte- Sono convinto che il Consiglio del cibo possa svolgere un ruolo straordinario per arrivare a definire una strategia che sappia tenere insieme la complessità dei sistemi alimentari, sistemi che devono obbligatoriamente tener conto di diversi fattori: gli aspetti ambientali e sanitari, l’accesso al cibo per tutte e tutti, il rapporto città-campagna, la produzione di un cibo sano, etico di qualità e, naturalmente, le necessità produttive del settore”.
La nascita della Food Policy di Roma
La Food Policy di Roma ha inizio nel 2019, grazie al lavoro di un Comitato promotore, di cui Terra! è parte fin da subito, insieme a decine di realtà impegnate a vario titolo nel mondo del cibo e della filiera agroalimentare. L’urgenza di questo percorso nasce da un trend globale: la popolazione mondiale che vive nei centri urbani salirà a due terzi nel 2050 (Onu). E gli enti locali devono trovare politiche del cibo sostenibili per rispondere alla domanda di queste persone, che mettano in connessione la città con la campagna e che non lascino indietro i più fragili. Molte metropoli del mondo -da Toronto a New York fino a Quito- lo hanno già fatto. In Italia, la prima a farlo è Milano, ma l’aspetto innovativo e unico del percorso politico romano è sicuramente nell’approccio bottom-up (dal basso verso l’alto): a Roma è la società civile a consegnare la Food Policy alle istituzioni, non il contrario. Il segno di una grande vivacità sociale della città.
Terra! fin da subito si distingue per un analitico lavoro di ricerca che ha condotto sul territorio capitolino, per comprendere i bisogni e le richieste da avanzare al mondo della politica. Un lavoro che ha portato già nel 2018 alla pubblicazione del report “Magna Roma – Perché nel comune agricolo più grande d’Italia i mercati rionali stanno morendo”, una fotografia dello stato di salute dei mercati rionali, punto di partenza dei primi lavori del Comitato promotore. Nel 2019, insieme a Lands, Terra! prosegue la sua attività di ricerca con la pubblicazione di “Una food policy per Roma - Perché alla capitale d’Italia serve una Politica del Cibo”, una delle prime indagini sulle criticità e i bisogni del sistema alimentare romano. Contestualmente il Comitato si allarga a nuove realtà, iniziando ad esercitare una pressione sul mondo della politica a cui chiede di porre la giusta attenzione al tema del cibo.
Il primo successo del Comitato arriva nel 2021, quando l’Assemblea capitolina della giunta Raggi approva all’unanimità la delibera 38/2021, che getta realmente le basi per una politica del cibo nella capitale. Nel 2022 l’attuale Assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi attiva sette tavoli di lavoro (dalla food governance all’accesso alle risorse, produzione locale e agroecologia; dai mercati rionali al contrasto allo spreco alimentare), con cui vengono tracciate le linee di indirizzo che culmineranno proprio nel Piano del cibo di Roma capitale che dovrà essere redatto. Un Piano giusto e sostenibile, che dovrà essere rappresentativo di tutti gli anelli della filiera. Nel 2023 l’attuale amministrazione approva il Regolamento che istituisce formalmente il Consiglio del Cibo, convocato per la prima volta lo scorso novembre. Oggi con l’elezione di un presidente, il Consiglio del cibo diventa finalmente operativo.