Pubblicato da Redazione
il 27/02/2024
I lavori del Consiglio del Cibo di Roma, guidato dal neoeletto presidente Fabio Ciconte, direttore di Terra!, sono partiti con la ridefinizione e la presentazione dei nuovi Tavoli di lavoro.
Le 143 realtà iscritte al Consiglio, tra aziende agricole, associazioni che lavorano sul cibo e sulle politiche alimentari, associazioni di categoria, università e mondo distributivo, potranno trovare in questi Tavoli uno spazio di discussione e dibattito, in cui fare emergere i punti salienti che andranno a comporre il Piano del Cibo della città di Roma. Piano che l'organo del Consiglio dovrà redigere insieme all'amministrazione capitolina.
I Tavoli insediati sono i seguenti:
Il tavolo lavorerà sulle politiche, anche riferite agli aspetti pianificatori, programmatori e amministrativi, per lo sviluppo e la gestione sostenibile di tutto il comparto della produzione primaria, con l'obiettivo di far nascere nuove imprese agricole (in particolare sulle terre pubbliche) e rafforzare il tessuto produttivo esistente anche attraverso lo stimolo all’ aggregazione della produzione e dei servizi con particolare riferimento alla nascita di reti di imprese e alla sviluppo della modalità distrettuale. Inoltre lavorerà per individuare strumenti di supporto, accelerare la transizione ecologica e il ricambio generazionale, promuovere la formazione professionale e sviluppare la multifunzionalità. Si occuperà del rafforzamento di processi di trasformazione, dello sviluppo delle infrastrutture necessarie sul territorio e in azienda, del favorire in tutti questi settori accesso a un lavoro degno e giustamente retribuito.
Il lavoro del tavolo sarà concentrato sullo sviluppo di proposte e strategie per un miglior collegamento tra produzione nelle aree rurali e consumo urbano: in questa chiave si lavorerà a rafforzare la presenza degli agricoltori in vendita diretta nei mercati rionali, per creare nuovi farmers' market e per ottimizzare la logistica da e verso poli come il Centro Agroalimentare Roma (CAR), tenendo fermi i criteri di trasparenza di filiera e prevenzione di fenomeni come lo sfruttamento e il caporalato.
Il tavolo lavorerà per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della povertà alimentare, aumentare la capillarità degli interventi territoriali delle reti del terzo settore e l’integrazione del lavoro degli enti di assistenza alimentare, stimolare il dibattito politico e promuovere azioni concrete, volte a migliorare l'equità nell'accesso al cibo di qualità e a una dieta equilibrata per tutte e tutti. Il tavolo agirà attraverso interventi multisettoriali in grado di rispondere al carattere multidimensionale del fenomeno, che accanto, cioè, agli aspetti materiali, che si riferiscono alla qualità e alla quantità del cibo consumato, tocca anche quelli “immateriali”, che hanno conseguenze reali sul benessere psicofisico delle persone.
Il tavolo promuoverà strategie per ridurre Food loss (perdita) e Food waste (spreco), adottando misure specifiche per evitare perdite e sprechi alimentari, concentrandosi su tutti gli anelli della filiera, dalla produzione fino al consumo domestico. Lo farà individuando strategie e politiche in grado di valorizzare, ad esempio, i prodotti delle aziende agricole del territorio che, non superando gli standard estetici, spesso non trovano collocazione nella distribuzione e promuovendo la facilitazione alla donazione dei prodotti alimentari invenduti agli enti di assistenza alimentare.
Il tavolo individuerà politiche, programmi, progetti e iniziative per rafforzare la presenza sul territorio di prodotti e produttori locali, legati alle reti di economia sociale e solidale, commercio equosolidale e gruppi di acquisto solidale. Nel tavolo saranno affrontati temi quali la creazione e il sostegno ai Distretti di economia solidale, il rafforzamento di progetti di piccola distribuzione organizzata e logistica delle filiere alternative, insieme alla promozione dell’agricoltura sociale e degli orti urbani, mirando al rafforzamento di modelli di economia trasformativa di comunità.
Il tavolo si concentrerà sulle filiere della ristorazione scolastica, la ristorazione collettiva e il ruolo degli acquisti verdi, per individuare strategie e punti comuni e favorire l’approvvigionamento dal territorio, la filiera corta e l’agroecologia. L’obiettivo è quello di individuare politiche e innescare processi di trasformazione del sistema alimentare, introducendo opportuni criteri sulla provenienza dei prodotti, fornendo indicazioni sui capitolati per l’aggiudicazione della gestione delle mense, valorizzando così l’agricoltura locale e stimolando l’individuazione di menu sostenibili.
Il tavolo lavorerà per individuare politiche in grado di valorizzare il cibo locale ed ecologico, promuovendo diete sostenibili, salutari ed economicamente accessibili. Il tavolo si occuperà di rafforzare il rapporto fra produttori locali e ristoratori, di sensibilizzare e formare cuochi e ristoratori sulla transizione ecologica del sistema alimentare, nonché proporre politiche che portino alla costituzione di reti di ristoratori e attività commerciali orientate alla sostenibilità del cibo e della filiera.
Il tavolo promuoverà attività di formazione e informazione rivolte alla cittadinanza, individuerà strategie e politiche formative sui sistemi alimentari sostenibili, promuoverà inoltre programmi di educazione alimentare coerenti e coordinati per scuole e università. Inoltre diffonderà i contenuti e gli indirizzi della Food Policy attraverso la valorizzazione di esperienze esistenti e buone pratiche.