Pubblicato da Redazione
il 10/09/2024
La nostra indagine sul caporalato in Lombardia, "Cibo e sfruttamento. Made in Lombardia", centra un nuovo obiettivo!
Nella giornata di oggi, in Regione Lombardia, è stata approvata la prima mozione anti caporalato presentata dal gruppo del Partito Democratico. Una mozione che arriva dopo il lungo lavoro di ricerca, sensibilizzazione e pressione politica che portiamo avanti da oltre un anno. Grazie alle denunce presenti nel nostro rapporto, per la prima volta la Regione Lombardia ha approvato una mozione contro il caporalato, riconoscendo nei fatti l’esistenza del fenomeno, su cui non potranno esserci più dubbi.
La mozione è stata votata per punti. Su tre punti, ne sono passati due.
Il primo impegna la giunta regionale a promuovere la stesura e sottoscrizion di Protocolli d'Intesa con le istituzioni e le agenzie del territorio al fine di poter disporre di dati ufficiali sulla presenza e diffusione del fenomeno del caporalato nel territorio lombardo e per ciascun settore coinvolto.
Il secondo a perfezionare le attività di controllo entro il 31 dicembre di ogni anno, a partire dal 2024, e a rendere noti gli esiti di questa attività di indagine in modo di sviluppare iniziative a contrasto del fenomeno e a tutela dei cittadini e dei lavoratori lombardi.
Rispetto alla versione iniziale presentata in aula, il testo ha subito qualche modifica e non è passato il terzo punto, che invece impegnava la giunta a incentivare l'istituzione di sezione territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità, lo strumento introdotto con la legge anticaporalato, che ha come obiettivo raggruppare le aziende che lavorano dignitosamente, attivando servizi di trasporto e alloggio per i lavoratori.
La mozione di oggi arriva a seguito dell'Audizione che abbiamo avuto in regione a luglio, dove abbiamo presentato il frutto delle nostre indagini alle forze politiche di maggioranza, di opposizione e alle associazioni di categoria.
E dove chiedevamo che si continuasse a lavorare per fare giustizia sulle vittime di caporalato di questi anni e per rendere il comparto agricolo lombardo, primo in Italia per valore economico, più giusto e più equo. Con l'approvazione di oggi, possiamo dire di aver scalfito la durezza di una certa politica e di una parte delle associazioni di categoria che negavano l'esistenza di questo fenomeno in Lombardia.
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