"Italia libera da OGM": chiediamo di ritirare l'emendamento sugli OGM

Pubblicato da Redazione

il 01/06/2023

Scienziato sperimenta i TEA in campo

Il 31 maggio, le Commissioni Agricoltura e Ambiente al Senato hanno approvato all'unanimità un emendamento al Decreto Siccità, che da il via libera alla sperimentazione in campo dei TEA (Tecniche di evoluzione assistita), i nuovi OGM.

Già nel 2018, la Corte di Giustizia europea aveva equiparato queste varietà vegetali ottenute da moderne tecniche genomiche denominate Ngt (New Genomic Techniques) ai vecchi OGM - gli organismi geneticamente modificati - imponendo anche per queste la tracciabilità, l’etichettatura e la valutazione del rischio. Ma la recente approvazione non ha tenuto conto di questa sentenza!

Un attacco all'agricoltura italiana, fatta di piccoli produttori che continuano a fatica il loro lavoro, stretti nella morsa di una inflazione senza precedenti, delle distorsioni della filiera e di una crisi climatica, che rende impossibile ogni tipo di programmazione. Eppure proprio la crisi climatica è stata l'alibi che ha portato tutti i partiti a votare questo emendamento - da qui la scelta del Decreto in cui inserirlo!

Ma la battaglia contro i cambiamenti climatici non si vince perseguendo un modello che affida l'agricoltura nelle mani delle grandi multinazionali, bensì coltivando un'idea di agricoltura locale, di piccola scala, amica della biodiversità e del clima. E' questo il vero senso della "sovranità alimentare" e i colpi bassi della politica non riusciranno a svuotare decenni di battaglie portate avanti dai movimenti per la giustizia sociale e climatica!

Lo abbiamo ribadito in un Comunicato stampa, insieme alla Coalizione "Italia libera da OGM:

Martedì, le Commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato hanno approvato all'unanimità un emendamento al Decreto Siccità che apre alla sperimentazione in campo dei nuovi Ogm.

Si tratta di varietà vegetali ottenute con biotecnologie di nuova generazione denominate Ngt (New Genomic Techniques), in Italia rinominate Tea (Tecniche di Evoluzione Assistita), che la Corte di Giustizia Ue, in una sentenza del 2018, ha equiparato a tutti gli effetti agli organismi geneticamente modificati".

Per la Coalizione "il voto di questo emendamento è un vero autogol, con il pretesto dell'adattamento dell'agricoltura agli effetti del cambiamento climatico. Questo voto non fa altro che rafforzare un modello produttivo intensivo - ben lontano dalla tanto decantata sovranità alimentare - basato sull'illusione che la sola tecnologia possa risolvere i problemi causati dalle crisi ambientali di origine antropica. In realtà i nuovi Ogm non sono altro che l'ennesimo strumento per rafforzare il potere di controllo e gestione delle filiere agroalimentari da parte delle multinazionali e delle potenti corporazioni agricole a danno degli agricoltori che, inconsapevolmente, sono oramai ridotti a bassa manovalanza funzionale agli ingenti profitti di pochi".

Della Coalizione Italia libera da Ogm fanno parte: Acu, Agorà, Aiab, AltragricolturaBio, Ari, Asci, AssoBio, Associazione per l'Agricoltura Biodinamica, Centro Internazionale Crocevia, Civiltà Contadina, Coltivare Condividendo, Coordinamento Zero Ogm, Cub, Deafal, European Consumers, Egalité, Equivita, FairWatch, Federbio, Firab, Fondazione Seminare il Futuro, Greenpeace, Isde, Legambiente, Lipu, Pro Natura, Ries - Rete Italiana Economia Solidale, Ress, Terra!, TerraNuova Onlus, Transform! Italia, Navdanya International, Seed Vicious, Slow Food, Usb, Vas, Wwf


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