Nel nostro paese, il caporalato viene solitamente raccontato come un tema di cronaca interna, una questione preoccupante che affligge in particolare il Sud. Con questa inchiesta, Terra! scardina la narrativa convenzionale per calare il fenomeno in un contesto più ampio, quello europeo.
E(U)xploitation è un viaggio in Italia, Spagna e Grecia, un viaggio fatto per restituire una fotografia che oltrepassi la cronaca e renda più evidenti le cause profonde dello sfruttamento lavorativo in agricoltura. Cause che si annidano nella fragilità delle economie dell’Europa meridionale, nell’atomizzazione del settore agricolo alle prese con le pressioni della grande distribuzione e dei grossisti.
L'inchiesta è un importante compendio delle tante disfunzioni, spesso comuni, delle filiere agricole dell'Europa mediterranea, un documento di denuncia ma anche di analisi.
Un testo per il pubblico e per la politica, che deve trovare al più presto una soluzione europea a questa piaga.
In Italy, we usually talk about gangmastering as a matter of local news, a worrying issue that particularly afflicts the southern area. With this report, Terra! goes beyond the conventional narrative, to bring the phenomenon into a wider context, that of Europe and particularly Mediterranean States like Italy, Spain and Greece. Terra! finds the root causes of labor rights violations and gangmastering in the fragility of the agricultural sector in Southern Europe countries, where farmers struggle to counter big commercial and retail players lowering food prices. This approach is a step towards finding concrete solutions. "The exploitation of labor is a plague connected to a fragile supply chain economy, which lives on informality - says Fabio Ciconte, director of Terra! - This is not only a national but a European issue. That is why we ask EU to take action improving the social and economic conditions of agricultural workers, vulnerable people forced to live out of our sight and in extreme poverty".
Il rapporto e le inchieste sono stati realizzati grazie al sostegno di Open Society Foundations.
