ADOTTA...UN SEME

Partecipa al progetto di Citizen Science di Terra! e dell'Università di Bari


1

Iscriviti

Compila il form per ricevere i semi e prendere parte all'esperimento!


2

Coltiva

Segui i consigli che ti daremo e guarda cresce le piantine!


3

Condividi

Riprendi, fotografa, appunta e facci sapere come va


4

Buon appetito!

Mangia i frutti del tuo lavoro e condividili con chi vuoi

Dalla tutela dei semi, della loro diversità e dalla promozione di un sistema libero dallo strapotere delle multinazionali dipende il futuro del cibo che mangeremo. Spesso, però, il dibattito su questo tema è relegato esclusivamente agli addetti ai lavori.

Il progetto Adotta...un seme, nato dalla partnership tra Terra! e il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, vuole aprire a quante più persone possibili la partecipazione su questi temi.

L'obiettivo è quello di attivare i cittadini per trovare soluzioni alla perdita di agrobiodiversità, attraverso lo strumento della scienza partecipata.

COME? Chiunque potrà partecipare alla messa a punto di un esperimento condiviso: la coltivazione di antiche varietà orticole pugliesi e la rilevazione di dati. Conoscere, coltivare e consumare varietà locali significa rinsaldare i legami con le proprie origini e riappropriarsi del senso di appartenenza ad una comunità.

In particolare il Di.S.S.P.A., che organizza questa attività nell’ambito del progetto di ricerca “Biodiversità delle Specie Orticole pugliesi da frutto” (BiodiverSO Karpos), mette a disposizione dei partecipanti semi del Carosello Scopatizzo, una varietà locale di Carosello (un melone immaturo), normalmente coltivata in provincia di Bari, di cui presto saranno svelati segreti e curiosità.

Con questo progetto, la scienza si realizza grazie al contributo dei cittadini e diventa un bene pubblico collettivo e condiviso e assolve anche a una funzione politica: contribuire alla transizione dall'attuale modello agroindustriale in direzione di un modello agroecologico, basato sulla (ri)scoperta di varietà locali e di semi antichi. 


PARTECIPA ANCHE TU COMPILANDO IL FORM QUI SOTTO!


* campi obbligatori


FAQ


Come posso ricevere i semi?

Compila il form in ogni sua parte. Assicurati di aver scritto l'indirizzo giusto, che sarà quello a cui spediremo i semi.

Cosa serve per coltivare i semi?

Se non puoi coltivare direttamente in campo, rifornisciti di un substrato adatto (compost, torba o terriccio a base di torba idonei al giardinaggio), uno o più vasi capienti e tanta buona volontà!

Cosa devo fare una volta ricevuti i semi?

Appena compilato il form, riceverai un Manuale operativo che ti permetterà di conoscere la varietà locale dello Scopatizzo e ti guiderà passo passo nella coltivazione.

Può partecipare chiunque?

Sì! Accettiamo persone appassionate, aziende agricole, scuole, comitive di amici provenienti da tutta Italia.

Come devo tenere traccia dei progressi?

Insieme al manuale operativo, riceverai un Tabulato curato dal Di.S.S.P.A, che potrai stampare o compilare da computer, in cui appuntare ogni aggiornamento. Non dimenticarti di scattare qualche foto e di pubblicarla sui social!

Adotta..una seme è soprattutto un progetto di sensibilizzazione, che prevede una campagna di attivazione per cittadine e cittadini, con l'invio di semi da coltivare a casa o in campo. Poi farete tutto voi: raccoglierete i dati per la caratterizzazione e l'adattamento delle piante coltivate e condividerete l'esperimento attraverso foto e video dei progressi fatti! 


Infine, nell'ambito dell'VIII edizione della Settimana della Biodiversità pugliese a Bari, verranno presentati i primi dati provvisori e risultati del progetto. Una volta che saranno definitivi, questi verranno raccolti in una pubblicazione scientifica curata dal Di.S.S.P.A dell'Università di Bari.

 

Nel corso dell'ultimo secolo, il 75% delle varietà di piante e frutti commestibili è andato perduto a favore di piante esteticamente perfette, geneticamente uniformi. In effetti, l'uniformità è stata - e continua a essere - il segno distintivo con cui l'agricoltura è stata reinterpretata sempre più negli ultimi anni. Ma l'uniformità è l'esatto contrario della biodiversità. Quando l'una (l'uniformità) aumenta, l'altra (la biodiversità) diminuisce. 
Mentre il cambiamento climatico è uno dei principali fattori che determinano la perdita di biodiversità, la diversità delle colture svolge un ruolo significativo sia nella mitigazione dei suoi effetti negativi che nell'adattamento. Ma la chiave per ottenere l'adattamento è espandere la base genetica delle colture e recuperare e conservare le varietà autoctone parzialmente estinte o a rischio di erosione genetica.

Terra! lavora da anni sulla transizione dei sistemi alimentari da una prospettiva di sostenibilità etica e ambientale. Attraverso rapporti, progetti e campagne di advocacy, Terra! sensibilizza l'opinione pubblica sull'impatto del cambiamento climatico sull'agricoltura e sugli effetti dell'agroindustria, l'attuale modello di produzione del cibo, con un linguaggio semplice, raggiungendo migliaia di cittadini e attivisti.
Terra! racconta gli effetti della perdita di biodiversità agricola e l'impatto della monocoltura e dell'agricoltura intensiva attraverso progetti e rapporti sul campo, così come nei libri del suo presidente, Fabio Ciconte (Fragole d'inverno; Chi possiede i frutti della terra; L'Ipocrisia dell'abbondanza, Ed. Laterza).


In Italia, uno degli atenei più attivi dal punto di vista della ricerca sulla conservazione e il recupero dell’agrobiodiversità e sulla tutela delle varietà locali è l'Università di Bari. Con il suo gruppo di ricerca, Pietro Santamaria, professore di Orticoltura del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.), si occupa di recuperare, caratterizzare, conservare e valorizzare le varietà locali. 
Questo lavoro permette di ampliare la base genetica del settore orticolo, mitigando l'impatto del cambiamento climatico, salvaguardare la salute del consumatore e dell'ambiente, valorizzando alcune produzioni tradizionali, in questo caso della Puglia.



Progetto realizzato con il sostegno di 


? Preferenze Cookies